Li ho contati, sono quasi trentaquattro i libri che ho letto nel 2018. Quasi, perché l’ultimo non l’ho finito in tempo, mentre due di questi li ho letti due volte. La maggior parte li ho comprati in libreria seguendo l’istinto, il consiglio di qualcuno o una recensione particolarmente ben fatta, gli altri mi sono stati regalati. D’altra parte, ricevo spesso libri in regalo. I miei amici sanno di rendermi felice con la carta stampata di qualità. Tra i libri 2018 ci sono stati dei classici, dei romanzi moderni “tipo bestseller americano” (bisogna leggere anche quelli per capire cosa amano i lettori), romanzi di autori affermati e di autori minori molto bravi (a volte più di quelli famosi) e poi libri di poesie.
Oggi pomeriggio, mentre guardavo le lucine dell’albero che domani andrà disfatto e bevevo un tè con il gatto sulle ginocchia, mi sono chiesta quali mi hanno colpito abbastanza da avere chiarissima la storia, i punti chiave e i personaggi. Ad essere sincera sono pochi. Ecco la mia lista in ordine sparso, perché non saprei dare un ordine.
La zona d’interesse – Martin Amis
L’odore indimenticabile del blocco, la carne bruciata, i corpi da smaltire, gli arrivi con i treni da gestire senz incidenti e poi una storia d’amore sullo sfondo, la follia, la crudeltà e anche la necessità di sopravvivere giorno per giorno adattandosi e a ciò che accade come ratti… da leggere assolutamente.
Resto qui – Marco Balzano
Il senso del restare è nel combattere per ciò che si ama, per ciò in cui si crede, per un albero, per la terra, per una casa. Il senso del restare è nel perdere qualcuno che ami profondamente a cui quel “restare” pesa troppo… Una lettura interessante che porta molte riflessioni.
Prima di sparire – Mauro Covavich
Si possono amare due persone contemporaneamente? Prima di sparire accadono un sacco di cose di cui e, forse, la realtà si mischia all’irrazionalità di sentimenti troppo forti per essere contrastati. Prendetevi il tempo di leggere questo libro e riflettere sul significato di amore.
La mia vita è un paese straniero – Brian Turner
Un libro fuori dall’ordinario in cui Turner vola come un drone sulla guerra e sulle sue atrocità. Un volo poetico, affascinante, ritmato, danzante. Ma la guerra, come la poesia, impone una metamorfosi e dopo non ti riconosci più, non sei più tu, sei altro e imparare a convivere con un “altro” sé non è facile.
La vita davanti a sé – Romain Gary
Credo che ci piaccia un libro che riesce a parlarci, nel quale ritrovi parti di te e ti stupisci che l’autore sia riuscito a raccontarle proprio come avresti fatto tu. Un libro ci piace anche perché lo abbiamo letto in un luogo particolare, in un momento di particolare felicità o tristezza o perché ce lo ha regalato una persona speciale. Ecco questo libro l’ho amato per tutte queste cose. E’ la storia di Momo, cresciuto da Madame Rosa insieme ad altri bimbi, figli di prostitute e di magnacci o, forse, figli di nessuno. E’ la storia di come si impari il rispetto e l’amore anche nella strada e di come tra poveri ci sia, a volte, più solidarietà e rispetto che tra gli altri. Fa piangere e ridere, fa sentire speciali anche se, come Momo, tante cose di te non le capisci bene.
Un uomo che dorme – George Perec
Aspettatevi l’esatto contrario di Moby Dick, in questo libro succede poco. C’è questo studente che ha venticinque anni, ventinove denti, tre camicie e otto calzini e che il giorno dell’esame finale del suo corso di studi decide di dormire. E da quel momento in poi il giovane non fa altro che lasciarsi vivere, non si affatica più, non rincorre la vita, non fa altro che lasciarsi attraversare da essa. Un racconto in seconda persona di qualcuno che pare non esserci quasi più, pare scomparire giorno dopo giorno. L’inerzia s’impossessa di lui angosciando il lettore…
Vincoli – Kent Haruf
Il Colorado arido e sabbioso prende quasi vita nelle descrizioni di Haruf. Una famiglia, il cui destino si compie silenzioso e violento allo stesso tempo. I vincoli famigliari che diventano crudeltà e odio e non permettono di vivere veramente la propria vita. Quante volte avremmo voluto staccarci dalle origini senza riuscirci… Un romanzo che si ama o si odia. Io l’ho amato.
Non potrei vivere senza poesia. Letti e riletti quest’anno ecco i miei poeti preferiti nel 2018. Niente spiegazioni delle mie scelte qui solo alcuni versi, perché la poesia si sceglie col cuore e non con la mente. A voi decidere se leggerli o no.
La voce a te dovuta – Pedro Salinas

Cedi la strada agli alberi – Franco Arminio

Milk and honey – Rupi Kaur

questo è un sito veramente particolare , suscita curiosità ma anche stupore e tenerezza.
Ti ho sempre immaginata una scrittrice ma anche donna molto creativa ma anche molto profonda , e queste foto , le parole che usi, le poesie scelte non lo smentiscono.
Sto leggendo La forma della neve, molte sono le tue riflessioni sulle cose della vita che accadono tutti i giorni, mi perdo seguendoti nelle pagine , ma poi mi ritrovo a pensare che anche dalla cosa più banale puoi trarre insegnamenti. Grazie Donatella. Luisa
Sono io che devo ringraziarti, cara Luisa. In questo spazio trovi soprattutto libertà. Dire, fare, amare quello che ci pare è diventato molto difficile. Pensiamo di essere liberi, invece siamo obbligati in gabbie che non vediamo e non riusciamo più a volare. Nei miei scritti cerco di dare tutta me stessa, con sincerità, onesta e libertà. E così volo e imparo da ogni piccola cosa. Sono felice che tu l’abbia percepito e grazie per aver scelto di leggermi.